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QUI SI FERMA IL CINEMA E COMINCIAMO NOI, stronzi.

lunedì 5 settembre 2011

Top ten film asiatici che non avete mai visto

Avete mai conosciuto uno che distribuisce film? Probabilmente no, e allora vi dico come reagiscono i distributori italiani quando si trovano davanti un film straniero:

- il film è americano --> lo distribuisco;

- il film è americano e idiota --> lo distribusco in pompa magna: trailer che ne esaltano l'idiozia, interviste col piacione di turno che al tg5 dice "ciao" in italiano per far capire quanto sia importante l'italia per lui (cioè non vale un cazzo), coming soon, esce domani, no c'è l'anteprima oggi, pagine facebook deliranti, merdoni che svengono, merdoni che non svengono ma vorrebbero svenire, primo weekend da record, terzo weekend ripijatevi sta roba che la gente ci tira i popcorn sullo schermo e ci manda in malora, e così via;

- il film è americano e più che idiota --> lo distribuisco. e poi lo ridistribuisco in 3D. e son 10 euro che i pezzenti devono salutare e non li rivedono più nè in 3D ma nemmno in 2;

- il film è europeo --> lo mando ai cineforum tra un paio di mesi;

- il film c'ha dentro gente con gli occhi a mandorla --> vado a prendere un trancio di pizza con le acciughe e spero che qualcuno se lo porti via prima che torno.


Ed è per questo che voi non avete mai visto questi dieci film, anzi di queste dieci gemme. Ed è per questo che ve ne parlo io, il re degli stronzi:


10. Chocolate (Tailandia)

Yakuza in trasferta a Bangkok ingravida figona tailandese anch'ella collusa con bande malavitose. Ne nasce Zen, una bambina autistica che s'ingozza di Smarties davanti alla tv, mentre guarda decinaia di film di arti marziali a scelta di cui impara i segreti. Li metterà in pratica qualche anno più tardi quando, poco più che adolescente, massacrerà di botte delinquenti boriosi e ciccioni ghignanti, che poi in effetti ghigneranno sempre meno. Definirlo un film sarebbe troppo, è una sequela di scene in cui l'inconsueta protagonista letteralmente danza sulle migliori coreografie di combattimenti viste da tanti anni a questa parte. Astenersi gente che vuole una trama.



9. Funuke, show some love you losers (Giappone)

Famiglia allo sbando del Giappone contemporaneo. Padre che trinca e si fa beffe di chiunque, madre repressa che vorrebbe cazzi ma non ha il coraggio di chiederne, figlia maggiore strafiga che vuole fare l'attrice ma non sa dire due battute in fila, figlia minore quattrocchi che disegna nei suoi manga tutta la merda che gli cagano intorno e immagina di trucidare la sorella despota, altri personaggi di contorno di mediocrità proverbiale. Il tutto in un pasticcio inconcludente di generi: dramma, commedia, grottesco, anime, financo un po' di musicarello. Ma funziona, diamine se funziona. Una perla.


8. Ip Man (Hong Kong/Cina)

Si prosegue con Donnie Yen, uno che ha dichiarato di aver steso sua nonna a calci in faccia quando aveva due anni. Questo è il suo film forse più popolare (che sia il migliore va a gusti, vedetevi anche Kill Zone e Flash Point per non sbagliare), un polpettone indegno di retorica nazionalista cinese e propaganda rivoltante. In mezzo al bagno di merda alcuni dei diamanti più rilucenti del cinema d'arti marziali. Tra cui tutto questo:




7. Exiled (Hong Kong)

Per chi non sapesse chi è Johnnie To, questo è un buon punto di partenza (vedere anche Mad Detective e Vendicami, per citarne due recenti). A Macau cinque vecchi amici che dovrebbero ammazzarsi a vicenda decidono invece di vivere da esiliati consapevoli, inseguiti da boss e scagnozzi vari. Sparano quasi sempre e nelle poche pause decidono a chi sparare. Un gangster movie perfetto, con quei tocchi di nostalgia e amicizia virile che nel cinema americano non si vedono dai tempi di Donnie Brasco. Si fosse chiamato The Bourne Exile, ci sarebbe ancora la gente a riempire le sale per vederlo oggi, a 5 anni dalla sua uscita.



6. Ong Bak 2 (Tailandia)

Tony Jaa capellone che picchia chiunque per novanta minuti. La trama è un pretesto, i dialoghi un impiccio, contano solo le botte.




5. Memories of Murder (Corea del Sud)

Anni '80, nella Corea buona c'è ancora il regime. Una ragazza viene stuprata e massacrata in un paesello di campagna. Arriva un agente da Seoul, praticamente il tenente Colombo coreano ma meno scugnizzo, perché gli agenti del luogo sono una banda di inetti buoni solo a pigliare a sprangate lo scemo del villaggio. Indaga, senza mai trovare alcunché. Film buio, senza speranze, in cui si è costretti a piegare la testa di fronte alla sconfinata mediocrità dell'animo umano.


4. Infernal Affairs (Hong Kong)

Scommetto che un sacco di voi hanno visto The Departed e hanno pensato: wow, che gran figata di film, Scorsese è proprio un genio. Cazzate. Scorsese ha preso sto film devastante e ne ha fatto una copia carbone con budget sconfinato e cast di bellocci. Questo però è meglio. Non ve lo perdete.


3. The Legend of Drunken Master (Hong Kong)

Jackie ritorna dopo 16 anni al ruolo più famoso dei suoi primi film.  Più beve più diventa una belva, più diventa una belva e più vedrete robe mai più replicabili da essere umano alcuno.  Berrà tantissimo, farà delle facce meravigliose e noi ci si inebria di Kung Fu, letteralmente.  "When Jackie Chan gets to the pub, shit gets serious." 
- By Nic



2. Adrift in Tokyo (Giappone)

Miglior film demenziale ever dopo Frankenstein Junior.
Personaggi più improbabili ever.
La più bella Tokyo vista al cinema ever (con tanti saluti a Sophia Coppola e a quella megamerda di Lost in Translation).

Se non vi basta, buttate via il televisore.


1. Twilight Samurai (Giappone)

Lo so, questa è e sarà sempre una scelta impopolare: un film su un samurai gentile a cui non piace combattere. Ma che volete farci? Talora capita anche a me di soffrire emozioni. E quando alla fine si capisce che oltre ad essere, eticamente parlando, un patrizio, egli è anche il più cazzuto combattente di tutto il sol levante, c'è solo da prostrarsi. Fino a che le ginocchia non vi faranno male. Non vedevo un film così stordente dai tempi di C'era una volta in America. Fotografia, attori, musiche, tutto perfetto. Un capolavoro.



Doverosi ringraziamenti a Nic, Franci e Jamallo per il supporto nella costruzione di questa top ten.

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