Mi piace Terry Gilliam! Tralasciando i Monty Python, nemmeno paura e delirio a Las Vegas basterebbe per inquadrarlo. E' di un visionario stile fuso di testa, di quelli che sembrano vogliano dire cose e allora tu stai lì a cercare di capire cosa cazzo significano le cose, ma finisci col ritrovarti semistordito, confuso e sì con qualche ideina per la zucca derivata dalle cose ma tutta rimescolata e incasinata e arrivato alla fine ti rendi conto... che il film ti aveva preso abbelva.
Succede così anche con questo Tideland, un film corredato da un sottotitolo in italiano di dubbia inventiva e utilità. Tiro a indovinare: ispirato dalla cover? ma che geniacci!
---Apro una parentesi: non vi hanno sempre fatto schifo quei sottotitoli inutili aggiunti ai titoli originali di un film? Certe volte si limitano a tradurre il titolo (e allora cosa li inserisci a fare di fianco al titolo originale? metti direttamente quello tradotto no? Diehard: duri a morire, Ghost: Fantasma, The Untouchables: gli Intoccabili) mentre altre volte ti sparano una parola o una serie di parole a caso, mooooolto vagamente riconducibili al titolo originale, stile brainstorming o altre volte spoileranti qualcosa della trama (ma a cosa cazzo serve? perché? Unbreakable: il predestinato, The Departed: il bene e il male, Burn After Reading - A prova di spia). grrr li odio grrr. Chiusa parentesi---
Dicevamo: Tideland è un film che ti prende la testa, ti mangia il cervello con scene allucinanti e poi te lo risputa fuori esponendolo tutto mangiucchiato alla dura e cruda realtà nella quale ti accorgi di avere visto un film in cui Jeff Bridges fa il morto.
Il succo è questo: c'è questa bambina (Jodelle Ferland) che vive con i suoi due genitori strafattoni in una specie di buco ed è bravissimissima a preparargli le dosi. A un certo punto la madre schiatta e il padre se la porta nella casa della nonna in campagna, un buco peggio di prima in mezzo al nulla per di più senza nonne. Tempo zero e stianta pure il padre. La bambina allora si rifugia nel suo mondo immaginario fatto di scoiattoli parlanti e teste di bambole ognuna con la propria personalità con le quali dialoga. Incontrerà in seguito i suoi vicini di casa: anche loro due fusi di testa, ma guarda che culo! Sono immaginari pure loro? O sono davvero i suoi vicini di casa? L'irrazionale diventa salvezza dalla solitudine e dalla paura? Chissà. Il resto non ve lo spoilero.
Spoiler: sotto la parrucca bionda e gli occhiali da sole c'è Jeff Bridges ma è morto.
La piccola Jodelle è bravissima nei suoi monologhi e riesce a rendere le teste di bambola dei quasi-personaggi, Bridges ce lo si gode poco da fattone ma si gode, mentre gli altri personaggi sono troppo enigmatici per volerli dipingere in altro modo. C'è da dire che non succede praticamente niente tutto il film, mi chiedo cosa c'era nei fogli della sceneggiatura ( Gilliam va bene tu ora qui Jodelle fai tipo un po' la pazza, non so, vedi tu Jodelle: ok! Bridges: ma io?
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