Marcus Nispel è un signore barbuto che sta dedicando la sua vita a rifare cose che gli altri hanno già fatto, e ha deciso di cominciare dal cinema. Ha fatto un sacco di cose belle e interessanti: come il remake di Non aprite quella porta con Jessica Biel e Ladies and Gentlemen: The Best of George Michael. Certo il nostro Nispel si è anche allenato coi vichinghi, per farsi un po' di barbarica esperienza, e tutto sommato qualche figaggine era presente anche lì, tra uno sbadiglio e l'altro. Con questo film invece, Marcuzzo aspira a tutto un altro universo per arrivare, un giorno, a rifare Apocalypse Now e Taxi Driver.
Con questa missione nella testa, codesto regista prescelto ha impugnato il logo originale, lo ha alzato al cielo e ha esclamato la fatidica accoppiata numero-lettera: 3D! Ma andiamo con ordine:
CONAN il bagnino. Qualche mese fa, quando uscì il teaser, oltre ad accusare chiari sintomi da sindrome da remake inutile (sdegno, avversione, nausea, conati di vomito e in generale raccapriccio), provai una sensazione nuova: talmente sconosciuta e terribile da far tremare i polsi. Un terrore cosmico, blasfemo, pervase il mio essere e fu così destabilizzante da farmi agitare il pugno in aria come un pensionato in coda alle poste: il nuovo Conan sembrava un bagnino di Baywatch coi capelli sciolti e il mascara, e lì il mio cuore pianse.
Eppure esattamente lo stesso individuo che mi fece provare queste orrende sensazioni, mi fece sbubbare senza un contegno quando vidi questo:
--occhio agli spoilerini--
E fu lì che l'ipotesi: Khal Drogo sarà il nuovo Conan non suonò così malvagia, anzi. Poi vabbé il sig. Momoa ha davvero fatto il bagnino in Baywatch, ma son dettagli.
Il Conan Momoano è uno sbruffone potente e spietato che non si fa problemi a fare il figo e ammazzare con una qual certa fantasia tutti i merdoni presenti, nei dialoghi è particolarmente penoso (o forse sono i dialoghi stessi ad esserlo) però fisicamente e a livello di movenze circensi apre parecchi culi. Altro che baywatch.
Certo se avesse detto meno Andiamo! sarebbe stato ancora più apprezzabile.
Bagnini con parrucche photoshoppate epiche.
La Trama: Megacattivo molto stronzo vuole conquistare il mondo e per farlo bla bla bla...sorvolabile com'è giusto che sia. Non ho letto i libri e non mi frega nulla di leggerli.
L'azione: Punto forte! Non c'è un attimo di pausa, ogni tanto passa qualche minuto senza una spadata, un urlo o del sangue e tenti di riprendere fiato, ma Marcus ridacchia dietro la cinepresa dicendo aspetta aspetta e tempo 10 secondi ti ritrovi in mezzo ad altre spadate, sangue e figaggini. Alcune scene davvero memorabili, su tutte: il concetto di dita nel naso ridisegnato per i posteri.
guarda e impara Swarzy.
Dopotutto lo sceneggiatore stesso già dipinse dettagliatamente il film (Qui) quando venne annunciato: Ci saranno le tette e il sangue. Si vola.
Altri personaggi: Il cattivone e la figlia strega fanno la loro porca figura e si comportano degnamente, la tipina di contorno talmente anonima che quasi la dimenticavo in questa lista, il nigga enorme amico di Conan è carismatico e funzionale alla storia, il ladro è roba che Subotai annullerebbe con una scoreggia, i cattivi di contorno sono carucci e persino simpatici; ma nulla di tutto ciò è confrontabile con l'irsuta epicità che trasuda da Ron padre-di-Conan Perlman.
E arriviamo al punto finale.
Il paragone. Dai scherzavo: il Conan originale è Quarto Potere al confronto, ma questo non era nemmeno così malaccio. Risate a profusione e violenza creativa. E comunque Conan-Swarzy era grosso il doppio di Momoa, lo stesso concetto si potrebbe applicare anche ai film.
Caro Nispel, Swarzy ride dei tuoi remake dall'alto della sua montagna (semi-cit.)
Ora un bel video per il divertimento di grandi e piccini:
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